CASO CUCCHI, NUOVE DICHIARAZIONI
Sono passati ormai 10 anni da quando il geometra romano Stefano cucchi è morto per quella che si volle definire una violenta caduta, il caso fu archiviato, ma solo anni dopo vengono alla luce alcune verità sconcertanti. Stefano non morì per una caduta ma bensì perché era stato violentemente pestato dai carabinieri in caserma.
Adesso tocca al governo parlare, il premier Giuseppe Conte parla a nome dello stato dicendo che il ministero della difesa è favorevole a costituirsi parte civile nel processo per la morte di cucchi.
Scrive su facebook il vicepremier di Maio. “la lettera umana e autorevole del comandante generale dell’arma, Giovanni Nistri, proprio a Ilaria Cucchi rappresenta a mio avviso una condotta esemplare da parte di un vero uomo delle istituzioni, che non ha ne cercato consensi o notorietà”
Non tarda ad arrivare il parere del ministro dell’interno Salvini: “chi sbaglia paga, anche se indossa una divisa, ma non accetto che l’errore di pochi comporti accuse su tutti coloro che ci difendono” sempre dalla parte delle forze dell’ordine.
articolo di Luigi Miranda
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