Don Marco Ricci, accanto alla gente, contro i veleni delle discariche

La copertina del libro “Preti verdi” (foto fonte autore)

Edizioni Terra Santa pubblica, anche in formato e-book, Preti verdi. L’Italia dei veleni e i sacerdoti-simbolo della battaglia ambientalista del giornalista e scrittore Mario Lancisi. Una inchiesta che esplora l’Italia dei veleni e delle morti per inquinamento ambientale, attraverso le denunce di preti e cittadini coraggiosi. L’itinerario – da Sud verso Nord – prende le mosse dalla Sicilia e risale in Campania, Puglia, Toscana, Veneto e Piemonte: dall’inquinamento del petrolchimico a quello dei rifiuti, da quello dell’acciaio a quello dell’amianto e dei pesticidi.

I sacerdoti incontrati da Mario Lancisi sono uomini semplici, ma di grande statura: caparbi nella denuncia e miti nello stile, attenti alle persone e tuttavia capaci di tenere testa ai potenti di turno; soprattutto ispirati dalla Laudato si’, la grande enciclica di papa Francesco, che nel 2015 ha aperto la nuova stagione della «ecologia integrale». In nome della natura da salvare e del Creato da custodire come istanza civile, prima ancora che religiosa, culturale e politica.

Uno di loro è don Marco Ricci, parroco a San Vito al Vesuvio, contrada di Ercolano, nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù. «Scaviamo nei cuori e bonifichiamo le coscienze» è il motto di questo giovane sacerdote, abituato a lottare contro una malattia genetica rara. «Posso dire di essere un miracolato, perché posso fare tutto», racconta don Marco, che da anni combatte per la salute dei suoi parrocchiani una dura battaglia contro discariche abusive e incendi tossici.

Don Marco Ricci (foto di Ciro Teodonno)

Scrive l’autore di Preti Verdi: «La storia di don Ricci ricalca quella di altri preti impegnati nella difesa del Creato: la molla che spinge questi preti all’impegno ambientalista non è solo evangelica, astratta o culturale, ma concreta. Si chiama cancro, morte. Racconta don Marco: “Il mio impegno in difesa del territorio nasce quando è morto un chierichetto della mia parrocchia di leucemia. Aveva solo 14 anni. Da quel momento in poi ci sono state un susseguirsi di morti, una dietro all’altra. Allora ho cominciato a interrogarmi: perché così tanti miei parrocchiani muoiono di cancro? Perché in questa zona c’è un alto tasso di mortalità per cancro, leucemie e neoplasie?”.
Indifferenza, ostilità, solitudine, ma anche fede, profonda vera e senza compromessi, e tanta speranza… c’è di tutto in questa vicenda che vede questo parroco protagonista proprio perché pastore, come egli stesso ama definirsi, in cammino con la sua comunità cristiana.

Mario Lancisi accompagna il lettore alla scoperta della determinazione di don Marco, vera semplice e diretta proprio perché cristiana, perché è fondamentale per la salute dei suoi parrocchiani. Racconta nel libro il sacerdote: «Avevo sempre notato che c’era qualcosa di malvagio che ammazzava queste terre. Notavo gli ammalati. Sentivo i racconti della gente… Però non si era ancora innescata in me la scintilla. Fino alla morte di Lino, una persona a me molto cara. Che mi disse chiaramente: “Qui c’è qualcosa che non va. Bisogna fare qualcosa”. Non è solo il dolore per la morte di un amico: è la sua supplica, il suo invito ad agire che mi ha penetrato l’anima. Davanti a quel corpo non più in vita mi sono detto: da oggi dedicherò tutto me stesso a capire, indagare, denunciare. E anche pregare, perché senza preghiera non si fa nulla». Non mancano momenti di rammarico, come spiega Lancisi: «Mi sembra un po’ abbattuto, don Marco. Glielo faccio presente e lui così risponde: “Abbattuto no, però mi rendo conto, dopo molte battaglie, che le cose non cambiano, e questo suscita un sentimento di forte rammarico, quasi di prostrazione. Questo però non ci fermerà”».

«Nell’anno della Laudato si’ – osserva Mario Lancisi –, voluto da papa Francesco a cinque anni dall’uscita della enciclica, la grande sfida è quella di conciliare la difesa della vita con lo sviluppo economico».

Accanto alla storia di don Marco Ricci, in Preti Verdi anche le testimonianze di don Albino Bizzotto e il Veneto cementificato; padre Guidalberto Bormolini e il villaggio «ecologico cristiano»; don Michele Olivieri e i fuochi di Battipaglia; padre Maurizio Patriciello e la Terra dei fuochi; padre Nicola Preziuso e l’ex Ilva di Taranto; don Palmiro Prisutto e il polo petrolchimico di Augusta; don Gabriele Scalmana e l’inceneritore di Brescia; don Giuseppe Trifirò e l’inquinamento tra Messina e Milazzo; padre Bernardino Zanella e l’Eternit di Casale Monferrato.

L’Autore
Mario Lancisi, giornalista e scrittore, a lungo inviato del Tirreno e collaboratore dell’Espresso, scrive per il Corriere Fiorentino. È autore di inchieste e biografie fra cui si ricordano Processo all’obbedienza. La vera storia di don Milani (Laterza 2016) e testi dedicati a Gino Strada, Adriano Sofri, Padre Alex Zanotelli. Con il magistrato Gian Carlo Caselli ha scritto Nient’altro che la verità, edito da Piemme nel 2015.

COMUNICATO STAMPA

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