Il Parco Nazionale del Vesuvio brucia ancora
Nuovo incendio nel Parco Nazionale del Vesuvio, ancora una volta a Torre del Greco che si dimostra particolarmente vulnerabile a questi eventi. Fondamentale l’azione dei volontari che hanno fatto ancora rete fornendo il loro prezioso aiuto a VVF e PC.
Nella tarda mattinata di ieri si è sviluppato un nuovo incendio in area Parco, nel territorio del Comune di Torre del Greco, partito da una strada campestre tra via Monticelli e via Ruggiero. Oltre a segnalarlo si sono recati subito sul fronte del fuoco i Volontari di Primaurora per intervenire e collaborare con le forze di spegnimento e dare importanti informazioni al DOS (Direttore delle Operazioni di Spegnimento). Sono state evacuate anche diverse famiglie poiché le fiamme avevano lambito le loro case.
In serata, verso le 23.00, c’erano ancora delle fiamme sul versante settentrionale dell’incendio che non risultava ancora spento e continuava a minacciare le abitazioni. I volontari e i Vigili del Fuoco hanno monitorato tutta la notte e ci saranno sicuramente interventi anche nella mattinata di oggi. Una parte del perimetro è stato spento e bonificato ma il rischio resta ancora alto anche perché persistono ancora grandi quantità di legname e cippato accatastate in alcuni fondi privati, vere e proprie polveriere in un simile contesto. Hanno operato, oltre ai volontari, diversi mezzi dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, tre elicotteri regionali ed un quarto elicottero Erikson, sostituito poi da un Canadair che ha operato fino a quando la luce lo ha consentito.
L’incendio si è probabilmente esteso per più di 10 ettari, bruciando purtroppo anche molta della vegetazione in ripresa dopo l‘incendio del 2017 e pertanto più vulnerabile al passaggio di nuove fiamme e con un forte rischio di desertificazione per questa parte di territorio già duramente colpita da quel disastroso incendio. Questo è l’evento più esteso del 2021 in area parco e speriamo che le autorità competenti colgano queste importanti avvisaglie come campanello d’allarme per evitare un riproporsi di un disastro come quello del luglio 2017.
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