Via Castelluccio: Come Volevasi Dimostrare
Come volevasi dimostrare, qualcuno ha appiccato il fuoco ai cumuli di rifiuti da noi segnalati le scorse settimane in via Castelluccio ad Ercolano. Una prassi ormai consolidata, se non addirittura tollerata.
A scanso di equivoci e di passare da cassandre a indagati, specifichiamo che, lunedì mattina, quando presumibilmente appiccavano il fuoco a quei rifiuti, eravamo a lavoro in una scuola statale e in presenza di molti testimoni.
Come ormai ciclicamente accade e in presenza delle fantomatiche telecamere, i rifiuti di via Castelluccio, come da noi paventato, hanno ancora una volta preso fuoco. Non c’era certo bisogno della proverbiale zingara per indovinarlo, il caldo incombente, il vento dei giorni precedenti e il tanto carburante presente, non attendevano altro che l’innesco per dare fuoco a quei rifiuti e fare spazio per collocarne altri.
Ma la cosa più scandalosa non è più la discarica a cielo aperto, non è neanche il rogo tossico, ormai divenuti routine all’ombra del Vesuvio, ma la cecità assoluta di chi dovrebbe provvedere ad evitare tutto ciò e preservare la salute dei cittadini, in un luogo, lo ricordiamo, densamente abitato e dove da decenni persistono discariche legali e illegali, in area parco nazionale del Vesuvio e Natura 2000.
Se tutto ciò è normale allora la follia è la normalità e, in mezzo a tanta follia, non ci meraviglieremmo che, per nascondere le proprie responsabilità, qualcuno ci accusasse pure di istigazione a delinquere.
Chi vivrà vedrà.
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