Ercolano. E alla fine la spunta Buonajuto
E alla fine la spunta Ciro Buonajuto. Il renziano rottamatore vesuviano sarà il prossimo candidato sindaco per il Partito Democratico del comune degli Scavi: a deciderlo è stato il commissario Teresa Armato a seguito delle consultazioni avviate circa una settimana fa sul territorio ercolanese. Niente primarie e candidato unico imposto dall’alto: una decisione che quasi sicuramente comporterà la spaccatura del partito, con i sostenitori di Antonio Liberti decisi a presentare un autonomo progetto politico che possa contrastare l’ascesa alla poltrona di primo cittadino di Ciro Buonajuto: “Con entusiasmo, determinazione e senso di responsabilità accolgo la richiesta del Pd di candidarmi a sindaco di Ercolano.- ha detto Ciro Buonajuto- La campagna elettorale che sta per cominciare non sarà facile. Gli eventi degli ultimi mesi hanno disseminato diffidenze e malumori in città. Noi avremo il compito di spiegare agli ercolanesi che è giunto il momento di cambiare tutto, che da ora tutte le decisioni, tutti i provvedimenti e tutte le azioni di governo della città saranno adottate nella massima trasparenza e con tutto il coinvolgimento possibile. Ercolano va portata nel futuro, dovrà diventare una città vivibile per i residenti e per le centinaia di migliaia di turisti che la visitano ogni anno, le potenzialità del territorio andranno valorizzate per diventare il principale elemento di sviluppo economico e sociale. Sono tante le azioni che abbiamo in programma per i prossimi cinque anni, ma il nostro primo dovere sarà mettere, fin da subito, al centro del dibattito politico la questione morale. È un messaggio chiaro che lanciamo alla città: le istituzioni devono avvicinarsi sempre più ai cittadini ed essere un esempio di legalità, pulizia e trasparenza.Intendo, infine, porgere il mio ringraziamento ai vertici regionali e provinciali del partito democratico ed alla commissaria Teresa Armato per aver compreso la delicatezza del momento ed aver avviato una nuova fase che possa rappresentare un taglio netto con il recente passato“.
Sulla questione spinosa è intervenuta anche l’onorevole Luisa Bossa, ex sindaco della comune vesuviano: “Con l’imposizione dall’alto del candidato a sindaco si completa una recita di cui non si sentiva il bisogno.- ha detto l’ex sindaco- Il copione è quello di una commedia che rischia di diventare dramma. Ercolano aveva bisogno di ben altro rispetto. A perderci, in questo clima, è la città. Guarda caso – commenta la deputata – la scelta fatta è esattamente quella che alcune settimane fa veniva annunciata come voluta direttamente da Renzi. Niente primarie, che pure sono state proclamate, rinviate, riconvocate, poi annullate senza neppure un atto ufficiale. Il commissariamento del circolo e la consultazione locale sono state chiaramente una pantomima. Una messa in scena, a cui, purtroppo si sono prestati anche figure di rilievo del Pd. Un partito che, purtroppo, è stato ormai ammazzato politicamente dalla mancanza di coraggio e di personalità della sua classe dirigente, che appare impossibilitata a fare qualunque scelta di senso e priva di autonomia. Il quadro che ne esce, ad Ercolano come in altri posti, per le imminenti amministrative, è di totale lacerazione del corpo democratico, di divisioni interne, di disorientamento. Non è difficile prevedere, in questo contesto, gravi contraccolpi su territori che pure, in passato, hanno dato tantissimo in termini di fiducia e di sostegno, alla sinistra, alle forze progressiste, al Partito democratico”