Sant’Anastasia, lo stato del sentiero dell’Olivella

Abbiamo deciso anche noi a dare una mano all’Ente Parco e alle forze dell’ordine e riprendiamo così il nostro itinerario tra le discariche piccole e grandi del Parco Nazionale del Vesuvio.

In verità, a mezzo stampa e attraverso iniziative dirette come denuncia, esposto e segnalazione abbiamo già da tempo messo in luce le criticità di un territorio che dovrebbe essere il fiore all’occhiello di tutta la provincia ma evidentemente le nostre istituzioni necessitano di un aiuto supplementare per combattere chi in maniera spudorata e criminale inquina in nostro parco e quindi ci impegniamo con maggior solerzia a mettere in luce quello che chi di dovere non riesce a vedere.

E ricominciamo proprio con un sentiero del parco nazionale, il n°10 quello dell’Olivella! Tale sentiero si trova sul versante sommano di Sant’Anastasia e si inerpica fino alle famose sorgenti ormai ridotte a regime di stillicidio. Tutto il tragitto del sentiero è costellato di micro-discariche sia lungo la strada, sia lungo i versanti che scendono nei canaloni dove il flusso dei rifiuti è continuo, tanto da esser visto anche su Google Earth.

In più punti, sui vecchi cumuli di rifiuto è cresciuta una coltre di vegetazione spontanea che copre ciò che potrebbe esser confuso come semplice terreno ma in realtà sotto quel tumulo c’è di tutto; e così accade anche sotto le sorgenti là dove la vegetazione ha ormai coperto tutto quello che la gente lascia durante le sue scampagnate primaverili.

Anche qui, come ovunque sul sentiero lamentiamo, non solo la mancata raccolta di quanto depositato nei mesi passati, ma anche il perseverare dello scarico con rifiuto fresco a rinnovo della triste usanza.

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