Aveta (Campania in rete): “Mai detto che i gay mi fanno schifo”

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Non ho mai detto che i gay mi fanno schifo, la mia religione mi impedisce di disprezzare altri esseri umani. Sfido chiunque a trovare una mia dichiarazione. È una montatura giornalistica indegna quella che sto subendo”. Carlo Aveta, consigliere regionale uscente, eletto durante la scorsa campagna elettorale tra le fila de La Destra di Storace e, attualmente, candidato nella lista Campania In Rete a sostegno del candidato del PD Vincenzo De Luca, risponde, su “Il Mattino“, alle polemiche sollevate da una sua frase di un anno fa sul Gay pride, rilanciate ieri da alcuni media.

«Si sta creando una gran confusione su un mio post Facebook del luglio 2014 in cui, legittimamente, dedico un giudizio personale a un’immagine che tuttora mi crea sconcerto: tre uomini che sfilano, in una pubblica piazza, davanti a bambini e bambine, in baby-doll. È una scena decente, quella? Secondo me no. E lo ribadisco. Nulla c’entra l’orientamento sessuale dei soggetti ritratti che potrebbero essere tranquillamente eterosessuali in vena di scherzi o attori travestiti. È contro il buon gusto e contro la decenza camminare per strada conciati così, punto. Chi vuole farmi dire cose che non penso, ha sbagliato tattica – ha proseguito -. Così come dico che anche le proteste a seno nudo delle Femen mi fanno schifo. Sarò accusato di essere un anti-femminista, quindi?».

Sull’argomento è intervenuto anche Vincenzo De Luca. “Ho appreso dalla stampa che uno dei candidati nelle Liste civiche a mio sostegno ha usato in passato espressioni idiote e volgari contro i gay. Ho anche preso atto della smentita dell’interessato, con cui nega decisamente di aver usato tali espressioni e minacciando di querelare gli autori di quella che giudica un’ingiusta diffamazione. Ci tengo molto ad affermare con chiarezza che sul rispetto della persona e degli inviolabili diritti di libertà non è tollerabile neanche un millimetro di equivoco. Lo dico anche con il ricordo del festosissimo Campania Pride, che nel maggio 2012 si è svolto a Salerno: in quell’occasione, siamo stati orgogliosi di ospitare un evento di grande successo per la partecipazione e la grande accoglienza ricevuta. Premiando chi aveva, non a caso, pensato a Salerno per il suo svolgimento. Ci sono temi su cui non ci possono essere mediazioni o indifferenti tolleranze. L’omofobia è una forma di razzismo che va smascherata e combattuta. Sempre, comunque e dovunque.

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