Il panorama giusto di una primavera vesuviana
Giornata ecologica lungo l’asse viario della Panoramica, tra Trecase e Boscotrecase. Oltre 70 volontari di varie associazioni locali raccolgono circa 200 sacconi di rifiuti, coadiuvati dagli imprenditori e le amministrazioni locali.
Essere ambientalista oggi è cosa tutt’altro che facile e la parola stessa si presta a notevoli fraintendimenti e non sempre, in taluni ambienti, risulta essere sinonimo di impegno civico, ma di parzialità, tendenziosità o affinità con la politica. Ciò accade perché la politica partitica, quando non può dare il buon esempio, tutelando la salute pubblica, preferisce inglobare l’attivismo nelle sue logiche opportunistiche, trasformando l’impegno ambientalista in un qualcosa che non è né carne e né pesce.
Per evitare tutto ciò l’attivista militante deve riuscire a mantenere il giusto equilibrio tra la sua missione, ovvero la salvaguardia dell’ambiente e la dialettica col mondo che gli sta attorno ed è questo ciò che si è concretizzato oggi lungo la via Panoramica, tra Trecase e Boscotrecase, là dove almeno una settantina di volontari, al netto dei presenzialisti, hanno dato segno di civiltà a chi demanda o volta la faccia altrove.
Oltre settanta persone hanno deciso di investire questa bella giornata primaverile a spalare il rifiuto degli altri, degli incivili, degli incolti e di tutti coloro che per vizio o per necessità hanno deciso di smaltire le loro porcherie lungo la Panoramica. Associazioni e liberi cittadini, famiglie intere, persone singole e di ogni età, presi dall’entusiasmo del fare la cosa giusta; con la sola ricompensa della consapevolezza e della trasmissione del buon esempio a chi li vedeva e li incoraggiava o addirittura vi si univa. Hanno preso scopa e paletta, pala e rastrello e hanno pulito il possibile in quella che è definibile, più che una strada, come una discarica a cielo aperto.
Le associazioni promotrici delle evento Primaurora, I Falchi del Vesuvio, il CAI/Tutela Ambiente Montano, Salute Ambiente Vesuvio, Le Mamme Vulcaniche, Fondali Campania, il Collettivo Volontari per il Vesuvio, Università Verde e Let’s do it Italy sono tra quelle che da sempre vigilano sul territorio e fanno sì che quel barlume di coscienza venga a galla tra chi, per opportunismo, cinismo o per semplice ignoranza, ha reso il nostro paradiso una terra infernale. Alle associazioni, e parte effettiva di promozione ed organizzazione dell’evento, fatto non scontato ed apprezzabile, si sono aggiunte quattro importanti aziende vitivinicole locali ovvero Cantine del Vesuvio, Sorrentino Vini, Officina Vesuviana e Cantine Matrone che hanno dato il loro apporto logistico, un gradito rinfresco ma anche e soprattutto la loro partecipazione attiva sporcandosi le mani per la difesa e la dignità del proprio lavoro e della loro terra. I comuni di Trecase e Boscotrecase hanno dato il loro patrocinio morale all’evento con la messa a disposizione di mezzi e uomini della nettezza urbana e della polizia municipale, per il prelievo dei rifiuti raccolti dai volontari e per il controllo del traffico lungo l’asse viario interessato dalle operazioni di pulizia. Hanno aderito alla pulizia anche altre associazioni tra le quali: Aucelluzzo web community; Zero Waste Italy; Comitato Cittadino Boscotrecase; Sezione Scout CNGEI; Stop Biocidio Paesi Vesuviani.
Il risultato della giornata non sono stati soltanto i 200 sacconi raccolti e, ad occhio, i circa 60 quintali tra plastica, vetro, metalli ed ingombranti ma è stato quello della tutela del bene comune e, una volta tanto, anche l’effettiva collaborazione tra istituzioni e società civile, tra l’attivismo e il mondo dell’imprenditoria. Resta l’amaro in bocca di un contesto, quello della Panoramica e di gran parte del Vesuviano, ancora gravemente intaccato dalla problematica dei rifiuti con amministrazioni ed istituzioni fin troppo dormienti davanti a questo annoso scempio ambientale e sociale.
Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.