Sant’Anastasia, incomincia il cammino della “contadinanza”
Ieri nell’Orto Conviviale di Sant’Anastasia si sono riunite ben 12 realtà diverse con l’intento di ragionare collettivamente sulla “contadinanza”.
Le aziende presenti all’incontro hanno provenienze geografiche differenti (zona vesuviana, casertano e le aree più interne della Campania al confine con Lucania e Puglia), con missions che vanno dalla produzione agricola strettamente intesa all’apicoltura, dalla viticoltura alla trasformazione, dagli approcci multifunzionali all’economia solidale. Tutte si sono ritrovate nella consapevolezza delle difficoltà di carattere globale, affrontare le quali è una sfida quotidiana, e nella certezza che la rete tra piccole aziende sia l’unico strumento vincente.
I produttori su piccola scala, le lavoratrici della terra, i giovani e i braccianti sono infatti figure cruciali per la sopravvivenza del pianeta perché, quando agiscono per via agro-ecologica e nel rispetto della dignità sul lavoro, garantiscono cibo sicuro, etico e resiliente. Eppure, sono marginalizzati dai governi di ogni latitudine perché la politica troppo spesso si accompagna ai cartelli dell’agroindustria, agli interessi dei pochi a danno dei molti e – qui in Italia – favorisce troppo spesso quelle mafie che nell’immaginario di tanti sono prevalentemente legate ai rifiuti o al traffico di stupefacenti e che, invece, si nutrono soprattutto della filiera agroalimentare.
Si è parlato dunque di nuove possibilità legate alla vendita comune dei prodotti, di come sia importante mettere al centro la transizione agro-ecologica, l’indipendenza dalla Grande Distribuzione e di come la lotta ad ogni forma di inquinamento ambientale sia centrale per la sopravvivenza delle aziende agricole. Nell’era del fallimento totale dei principali sindacati di categoria, riuscire a lavorare attivamente sul piano normativo regionale e nazionale è un passo importante, ma lo è soprattutto riflettere sul rapporto con le comunità che da troppo tempo ormai hanno perso il contatto diretto con i contadini e, dunque, con la terra stessa.
La contadinanza collettiva perciò, quella che parte dal basso, dalle donne, dalla storia di questa regione e dall’ecologia, è fondamentale per decostruire e ricostruire ogni cosa nell’ottica di garantire sostenibilità a chi investe poco capitale, ma tantissima passione e dedica la propria vita alla rinascita dell’agricoltura. Molti sono gli appuntamenti e molto il lavoro da fare, ma il primo passo – quello più complesso – è stato compiuto: non resta che camminare insieme.
Contadinanza in cammino:
L’Orto Conviviale
Azienda Agricola Selva D’Oro
Azienda Agricola Antichi Sapori
Vinicola Rea
Azienda Agricola D’Ambrosio Giuseppe
Fattoria Liguori
Azienda Agricola Mosca Francesco
Rete La Buona Terra
Azienda Agricola Montemarano Maria Grazia
Apicoltura Ragosta e Pisanti
Azienda Agricola Solazzo Michele
Azienda Agricola Pagliuca Rocco
Azienda Agricola Buglione Armando
ANTICA PASSIONE
COMUNICATO STAMPA
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