Maturità 2020
Dedicato alla V A/L e a tutti coloro che ogni giorno credono nella scuola.
Un altro anno è andato, e quest’anno è andato come è andato.
Del resto non è solo il traguardo che conta ma come vi si arriva e anche, come lasciava ad intendere il buon Antonio Machado, come lo si percorre.
… caminante, no hay camino, se hace camino al andar.
L’esame non è che una tappa, una delle tante che la vita ci offre e l’unica cosa che dobbiamo fare è affrontarle, senza mai tirarci indietro come un tuffo nel vuoto o come una montagna da scalare.
I miei studenti questa tappa l’hanno affrontata e lo hanno fatto nel migliore dei modi, lo hanno fatto sentendo l’importanza di quell’atto, l’importanza di raggiungere quella meta che era l’esame. Hanno vissuto con trepidazione la vigilia del confronto e questo a prescindere dal fatto che la commissione era interna. Quasi nessuno ha pensato che sarebbe stato un atto scontato, magari giustificato dal covid e dalle spesso ambivalenti disposizioni ministeriali, provvedimenti che di norma cambiano ogni anno e ad ogni governo e che stavolta hanno raggiunto, anche per ovvi motivi, l’apice della confusione.
Ma loro no! Loro hanno voluto meritarsela la Maturità, e ci sono riusciti e mi ha emozionato vederli emozionati, mi ha toccato vederli finalmente liberi da quella sana tensione che li attanagliava da giorni.
Sarà per questo che i nostri studenti, peccano sì in matematica e scienze nelle graduatorie OCSE-PISA, ma nel mondo e nella vita se la sapranno sempre vedere, perché hanno capito che nulla è scontato e che per andare avanti devono essere capaci anche di adeguarsi ai continui e repentini cambiamenti come nella scuola, che anche in epoca di “pace” non sono mai mancati.
Ed è giusto così, la vita è così e solo affrontandola realmente, senza sfuggirle, ne capirai il vero senso.
Grazie ragazzi, per aver dato un senso al mio lavoro.
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