Si sente spesso parlare di cittadinanza attiva e di iniziativa dal basso, termini che presuppongono il coinvolgimento delle comunità locali nelle scelte delle politiche pubbliche o nelle modifiche urbane. Purtroppo però il più delle volte tutto ciò si limita ad operazioni di facciata, superficiali, o al massimo alla presunta partecipazione a distanza, comodamente seduti davanti lo schermo di un pc.
Oggi invece parliamo di una bella storia, un vero esempio di cittadinanza attiva, concreta e non a chiacchiere. Alcuni cittadini stanchi dello squallore in cui versavano le strade nei pressi delle loro abitazioni, strade abbandonate dalle istituzioni e divenute delle vere e proprie discariche abusive, si sono rimboccati le maniche per realizzare il sogno di rendere quella zona più bella e vivibile.
Da scasso a discarica
La zona di cui parliamo è via Domenico de Roberto, una strada che congiunge Ponticelli al Centro Direzionale per gran parte sovrastata dai viadotti della SS162, area periferica di Napoli più nota come ‘0 scasso per la presenza, fino al 2011, di una diffusa attività di autodemolizione del tutto abusiva ed irregolare, un vero regno della ricettazione composto da innumerevoli baracche pullulanti di sfasciacarrozze, intenti per lo più a smontare rapidamente auto rubate e rivenderne i pezzi a più o meno ignari acquirenti, il tutto in barba, ovviamente, alle norme per il corretto smaltimento e recupero dei materiali e olii esausti.
Per porre fine a tale attività altamente inquinante e priva delle necessarie autorizzazioni l’area fu sgomberata giusto 10 anni fa tra le proteste degli autodemolitori e l’intervento delle ruspe per la rimozione delle baracche e delle tonnellate di pezzi meccanici, elettronici e copertoni, li accantonati. Poi il nulla.
La strada fu dimenticata dalle istituzioni e in breve divenne una vera e propria discarica abusiva dove era possibile trovarvi di tutto, dai rifiuti domestici a quelli speciali e pericolosi, rifiuti che (come al solito) periodicamente venivano incendiati causando ulteriore situazioni di pericolo sia per le persone che per le strutture dei viadotti.
Da discarica a parco giochi
Oggi purtroppo gran parte della strada versa ancora in condizioni pietose tranne per un lungo tratto e questo grazie proprio alla vera cittadinanza, attiva e soprattutto propositiva, messa in atto di alcuni cittadini, i quali presto costituiranno anche un’associazione, stufi di vivere in una discarica e senza spazi adeguati dove far giocare i bambini.
Questi, dopo aver sempre viste ignorate le numerose denunce, così come le richieste di un intervento definitivo, inviate all’amministrazione comunale che al massimo si limitava a piccoli e sporadiche azioni mai risolutive, hanno deciso di prendere in mano la situazione e risolvere in prima persona il problema.
Antonio Grieco, imprenditore locale è stato colui che ha ideato l’intervento, ha coinvolto nel progetto gli abitanti e altri imprenditori che hanno messo a disposizione attrezzature, lavoro e fondi, per provare a trasformare un sogno in realtà. E insieme ce l’hanno fatta!
L’operazione non è stata semplice poiché innanzitutto, dopo aver ottenuto i necessari permessi dal Comune di Napoli, si è dovuto provvedere alla rimozione e smaltimento di tutti i rifiuti presenti nell’area, ed erano davvero tanti, accumulati in ogni dove ai margini della strada e in ogni area libera.
I murales dei bambini
Fatto ciò il passo successivo è stato rendere più bella e accogliente la zona e permettere ai bambini che vi abitano di giocare senza pericoli.
È stata per questo realizzata una vera e propria area giochi con tanto di giostrine, il tutto circondato da nuove aiuole con piante ornamentali, palme e alberelli.
È stata quindi realizzato tutto l’impianto di illuminazione con pali luminosi appositamente realizzati.
Infine tutti i muri presenti sono stati intonacati e dipinti con murales ispirati ai personaggi dei fumetti, dello sport e della musica.
ideatrice e realizzatrice dei disegni è Michela Soria, che ogni giorno dopo il lavoro e per più di un mese si è dedicata alla realizzazione dei murales coinvolgendo i bambini stessi che, sotto la sua guida, armati di colori e pennelli hanno contribuito con le loro mani a completare uno spazio per loro pensato e realizzato.
I lavori sono ancora in corso ed è prevista l’installazione di panchine, la sistemazione di vialetti e altri confort, e perché no anche installazioni artistiche appositamente realizzate, per far si che l’area diventi quanto più simile ad un parco.
Emblematiche dell’intervento sono due frasi significative dipinte su due muretti, pure ristrutturati per l’occasione. La prima invita a fare attenzione ai bambini che lì giocano per strada. La seconda più emblematicamente ricorda che “ogni individuo ha il potere di fare del mondo un posto migliore”
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