Nuovo incendio in via Castelluccio, pronto intervento dei VVF ma permangono i dubbi sulla reale sicurezza di quei luoghi, ormai proverbiali per i loro roghi tossici.
Oggi, in via Castelluccio ad Ercolano, nel parco nazionale del Vesuvio è accaduto ciò che è norma nella Città degli scavi, ovvero il fuoco che divampa lungo gli aridi versanti di questa stradina di campagna piena di rifiuti stratificati da decenni.
È successo intorno alle 13.00, dopo circa 200 metri dall’imbocco della via, in direzione San Vito, sul versante sinistro. A dire il vero, a bruciare era solo sterpaglia ma sotto era tutto rifiuto compresso negli anni, per cui dal piacevole odore di erba bruciata si è passato subito al sentore di plastica bruciata.
Il versante che ha preso fuoco affaccia direttamente sulla strada e non ha rientranze dove si accumulano generalmente rifiuti, presenti invece immediatamente prima e dopo la zona interessata dalle fiamme, per cui è opinabile, anche per l’orario di traffico lungo questa scorciatoia che evita gli ingorghi della Benedetto Cozzolino, che l’incendio possa esser nato anche da un mozzicone di sigaretta. Le nostre sono semplici supposizioni ma a questo punto l’ipotetico incendiario avrebbe potuto dar fuoco direttamente ai rifiuti a pochi passi e non auspicare che le fiamme li raggiungessero prima dei Vigili del Fuoco intervenuti una ventina di minuti dal probabile inizio dell’incendio spegnendolo facilmente.
Non resta che sperare nella pioggia e nella buona sorte poiché è chiaro che dopo il grande incendio di sedici giorni fa e la storia infame di questo luogo, nonostante la presenza di evidentemente inutili telecamere e nonostante tutte le chiacchiere di una politica assente e spesso omertosa nei confronti di chi scarica e brucia i rifiuti, solo la fortuna può venirci incontro.
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