“I Cammini del Vesuvio”

Pellegrini che camminano alla falde del Vesuvio (foto di E.Di Caterina)

Grazie all’esperienza sul campo di Ettore Di Caterina, imprenditore e profondo conoscitore del turismo locale, continuiamo nell’analisi di come si possa fare turismo nel Vesuviano e senza per questo vincolarlo esclusivamente a quello mordi e fuggi del Gran Cono.

I “Cammini del Vesuvio” dal Gran Cono vesuviano sino agli abitati vallivi.

1 – L’IDEA GUIDA

Attualmente il maggiore ostacolo a una fruizione equilibrata del Parco Nazionale del Vesuvio consiste nella concentrazione dei flussi di visitatori su un’unica destinazione: il Gran Cono vesuviano. Tale fattispecie, che scaturisce dalla possibilità di giungere, con automezzi e bus turistici, sin quasi in cima al Vesuvio, non genera adeguate ricadute economiche d’area vasta, ma può essere sfruttata in favore dell’attivazione di percorsi di fruizione a “lunga percorrenza”: dal Gran Cono ai comuni vallivi rigorosamente in… discesa!

I due segmenti d’utenza di “pionieri” in grado di generare flussi significativi di fruitori in relazione all’idea guida sono identificabili nel turismo religioso (pellegrinaggi a piedi) e in quello ambientale (trekking, biking, randonnée, marce e passeggiate). Il pellegrino/escursionista “pioniere” è infatti sensibile a incontrare tutte le dimensioni culturali ed etiche del territorio. Il modo di abitare, di lavorare, di vestire, di far festa, di mangiare, di avvicinarsi all’Altissimo mediante una plurisecolare consuetudine di pellegrinaggi di estremo rilievo storico, religioso e monumentale; sono tutti aspetti dai quali il potenziale pellegrino/escursionista vesuviano è fortemente attratto e dei quali oggi non può fruire perché… non incontra un’organizzazione capace di metterli in rete efficacemente e promuoverli, a livello planetario, in maniera altrettanto efficace e convincente.

L’idea guida de’ “I Cammini del Vesuvio” ha come buone pratiche di riferimento, sia il c.d. “Cammino di Santiago de Compostela”, sia la “Marcia della Pace” Perugia – Assisi. Coerentemente con tali riferimenti i “Cammini del Vesuvio” potranno essere declinati in senso più propriamente religioso, ovvero destinati a un’utenza laica e/o ecoturistica. In tutti i casi, però, concluso ciascun itinerario giornaliero il pellegrino/escursionista potrà scegliere se essere ricondotto o meno sulla cima del Gran Cono, con adeguati mezzi di trasporto, al fine di avviare uno o più ulteriori “itinerari giornalieri” verso destinazioni vallive sempre diverse.

2 –   LO STRUMENTO PER L’IMPLEMENTAZIONE DELL’IDEA GUIDA: L’ALLEANZA DI CO-MARKETING

La Delibera di Giunta dell’Ente Regione Campania D.G.R.C. n. 1371, del 28/08/2008, ha definito le alleanze di co-marketing una leva fondamentale per la formulazione e l’implementazione di strategie mediante le quali due o più operatori, pubblici e/o privati, svolgono in partenariato una serie di iniziative nell’ambito del marketing al fine di raggiungere obiettivi, comuni o autonomi, ma tra loro compatibili. In seno alle alleanze di co-marketing l’ente pubblico, avvalendosi delle competenze detenute da operatori specializzati, può realizzare iniziative di promozione e marketing territoriale conciliando interessi differenti: l’eventuale scopo di lucro per i soggetti di diritto privato, la tutela dell’interesse pubblico per l’ente pubblico; ma tuttavia convergenti e perfettamente compatibili.

3 –  LE POTENZIALI DESTINAZIONI DE’ “I CAMMINI DEL VESUVIO”:

  •  Santuario della Beata Vergine di Pompei (già destinatario di pellegrinaggi a piedi “su strada” che contano centinaia di migliaia di pellegrini).
  • Santuario della Madonna dell’Arco di Sant’Anastasia (già destinatario di pellegrinaggi a piedi “su strada” che contano migliaia di pellegrini, con particolare riferimento al famoso pellegrinaggio del Lunedì in Albis).
  • Chiesa di San Michele Arcangelo di Ottaviano (già destinataria di notevoli flussi di fedeli in occasione della festa del Patrocinio di San Michele Arcangelo caratterizzata dal tradizionale e immaginifico “Volo dell’Angelo”).
  • Santuario della Madonna del Castello di Somma Vesuviana (già destinatario di pellegrinaggi a piedi su sentiero e strada sterrata in occasione della festa della “Madonna del Castello”).
  • Chiesa della Collegiata di Somma Vesuviana (già destinataria di notevoli flussi di fedeli in occasione delle processioni del Giovedì e Venerdì Santo, nonché delle celebrazioni del Cristo Morto e dell’Addolorata).
  • Chiesa di Santa Croce a Torre del Greco (già destinataria di notevoli flussi di fedeli ed escursionisti in occasione di: Festa dei Quattro altari e Festa dell’Immacolata Concezione).
  • Il “Cammino dell’Ambiente” (dall’area di riserva integrale agli ambiti vallivi a rischio di compromissione. Una marcia di denuncia, svolta sul Vesuvio, ma dedicabile ogni anno ad un’area di pregio ambientale del mondo a rischio di compromissione).
  • I “Cammini Accessibili” (una serie di itinerari per le categorie sociali più deboli, disabili e anziani in primis, finalizzati a consentire la valorizzazione delle loro capacità e un più agevole superamento delle loro mancanze).
  • I “Cammini del Gusto” (dall’area di riserva integrale, alle aree agricole vallive, alla riscoperta delle produzioni enogastronomiche tipiche e tradizionali).
  • Il “Cammino delle Lucerne” (straordinario cammino da abbinare alla famosa Festa delle Lucerne nel borgo del Casamale di Somma Vesuviana).

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