La bestialità giustificata

Ruth Orkin-Ragazza americana in Italia
Una donna, come qualsiasi altra persona è libera di camminare dove, come e quando vuole. Nessuno ha il diritto di metterle le mani addosso per il semplice fatto di essere donna! Nessuno ha il diritto di mettere in dubbio il suo sacrosanto diritto ad esser ciò che vuole; nessuno deve essere giustificato nell’infrangere questo spazio di libertà.
Pensieri scontati altrove ma, qui da noi, in Italia e con particolari sfumature al Sud, pare che prevalga, oltre l’ignominiosa violenza, anche la logica del “se l’è cercata” e questo soprattutto nel momento in cui a compiere il misfatto non sono i soliti mori ma i nostri ragazzi, quelli che abbiamo allevato a pane e sessismo. La logica è quella del figlio maschio, quello che può fare tutto perché è ommo, giustificato da una madre ruffiana e da un padre tollerante, quando non è invece assente.
Ma è mai possibile che non lo si vuol capire? Non si vuol capire che mentre il mondo civile va in una direzione migliore, almeno da questo punto di vista, noi continuiamo a considerare le donne come preda, come oggetto sessuale? Basta vedere le pubblicità e i programmi televisivi dove il corpo femminile diviene vettore commerciale per eccellenza. Certo, siamo maschi, ma non siamo di certo bestie, o, quanto meno, non dovremmo esserlo, e sicuramente si può essere uomo anche dalla cintola in su.
Ho una figlia di 23 anni, quasi dell’età della ragazza violentata a San Giorgio, e temo per lei quando esce da sola, così come temevo per la madre quando eravamo ragazzi, ma lei, con tutta la sua dignità ed orgoglio, degna figlia di sua madre, se ne strafotte dei maniaci sessuali che circolano per Napoli e dintorni e di chi li giustifica perché l’ommo è ommo!
Perché forse, per quanto sia duro a dirlo, è peggio perdere la propria libertà e la dignità di persona che la violenza carnale in sé, perché senza dignità si perde ogni consapevolezza, con o senza violenza; perché, se le ferite, anche le peggiori, in genere si rimarginano, la dignità però, quella che ti da la forza, nessuno te la da se non sai conquistartela, ed è quella che ti aiuta a superare l’umiliazione e a vivere anche in un mondo di bestie giustificate.

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