“La congiunzione degli opposti” nel Punto Magnetico
Corte del Palazzo Filomarino, via Benedetto Croce, 12
Martedì, 2 luglio, alle 18.00
Martedì 2 luglio alle 18.00, l’artista Gianluigi Maria Masucci invita ufficialmente i giornalisti e i cittadini a scoprire il Punto Magnetico di arte contemporanea, un laboratorio di ricerca interattivo che mette in connessione pratica artistica e territorio, quindi non una galleria, ma una realtà sperimentale unica, in via Benedetto Croce, 12 (Palazzo Filomarino) e introduce il progetto “La congiunzione degli opposti” che, iniziato nel 2018, si estenderà tra il 2019- 2020 con una serie di opere site specific nel centro storico di Napoli.
Interverranno all’incontro: Mario Costa filosofo, critico e teorico italiano, professore ordinario di Estetica presso l’università degli studi di Salerno; Nino Daniele, assessore alla Cultura del Comune di Napoli; Clemente Esposito, presidente del Centro speleologico Meridionale e fondatore del Museo del Sottosuolo; Marcello Francolini, critico d’arte e curatore indipendente; Andrea Maglio, professore di storia dell’architettura dell’Università di Napoli Federico II; Andrea Mazzucchi, professore di Filologia della Letteratura Italiana dell’Università Federico II di Napoli; Lucio Orfè della Orfè Costruzioni, primo sostenitore del progetto; Gino Sansone, artista, fondatore e coordinatore della scuola di Yoga Integrale.
Durante l’incontro sarà distribuito un pamphlet del progetto artistico con i contributi critici di Costa, Francolini e Maglio.
Verrà offerto un aperitivo con i prodotti partenopei di eccellenza gentilmente messi a disposizione da: Moccia, Lombardi, Gay Odin, Scaturchio. Si ringrazia inoltre Gambardella per la carta. Dopo il tramonto, una videoproiezione investirà la porzione della strada antistante a palazzo Filomarino facendo da preludio all’installazione site specific che sarà realizzata il 22 settembre in occasione dell’equinozio d’autunno.
Guarda il Video di Presentazione: https://vimeo.com/345191242
È un Punto Magnetico di Arte Contemporanea il luogo dove Gianluigi Maria Masucci, a partire da ottobre 2018, dopo quattro anni a Ginevra, ha iniziato a sviluppare uno space – concept innovativo, il cui primo step lavorativo è la rimappatura in chiave contemporanea e potenziata della Neapolis che fa riferimento a particolari punti magnetici, elementi – materiali e immateriali – portanti della città nel tempo. Il luogo è allo stesso tempo un punto di riferimento dove non solo è possibile incontrarsi e dialogare sull’identità primigenia e autentica del territorio, ma anche partecipare al processo artistico fornendo materiali, suggestioni e visuali inediti che contribuiscano all’elaborazione di una nuova visione della città lontana dagli stereotipi. L’artista, quindi lancia un invito al dialogo e alla collaborazione rivolto ai cittadini e agli addetti ai lavori di altri luoghi dell’arte come gallerie, scuole, musei.
Masucci torna nella sua città natale per un progetto sul territorio.
Negli anni che vanno dal 2006 al 2013 Gianluigi Maria Masucci ha realizzato diversi progetti ambientati in Campania sul rapporto tra corpo umano e corpo urbano, frutto di uno studio che va dalla raccolta di segni, tracce, simboli presenti nello spazio fisico della città, alla registrazione della presenza delle persone (progetti: CHI, La Pelle della Città, Dichiarazione d’Amore). Questi lavori hanno portato una visione di Napoli inedita, poetica e originale in spazi ed eventi d’arte di grande rilevanza internazionale a partire dallaGalleria Analix Forever di Ginevra, che rappresenta l’artista in Svizzera e in Francia, fino a: la Maison Européenne de la Photographie, il Club Silencio di Davyd Lynch, l’Espace Topographie de l’art a Parigi, l’Hangar J1 Joliette Salone Internazionale del Disegno Contemporaneo a Marsiglia, la Station – Beirut, il Festival Antigel a Ginevra durante il quale le pitture, ispirate da Napoli, hanno composto un’installazione visiva che si dipanava dallo spazio della galleria investendo i palazzi di un intero quartiere.
Il progetto “La congiunzione degli opposti” sviluppato a partire dal Punto Magnetico ha lo scopo di rendere manifeste le numerose realtà sconnesse della città, che non trovano un punto di congiunzione visibile sulle mappe. La ricerca dell’artista parte dallo studio e dalla traduzione grafico-artistica di elementi di cartografie storiche, di iconografia e araldica, dei nodi di Hartmann, di rilievi geo biologici nonché della graficizzazione del pensiero di alcuni studiosi e personaggi originari del territorio. Il tratto artistico di Masucci svela il visibile e l’invisibile, la Napoli della “congiunzione degli opposti” dove aspetti ricorrenti e risonanti si oppongono: il sottosuolo e il soprassuolo, il cristiano e il pagano, il giorno e la notte, astratto e concreto, spirito e materia, il fisico e il divino, misurabile e trascendente.
Il lavoro in progress si compone attualmente di videoproiezioni, quaderni, disegni e grandi rotoli di carta.
Tappa successiva, che verrà introdotta in anteprima il 2 luglio, è un progetto site specific che interesserà il centro storico da settembre 2019 fino a tutto il 2020con innumerevoli opere tra installazioni luminose, videoproiezioni e performance che agiranno come “un agopuntura” nei meridiani energetici della città evidenziandone aspetti tralasciati, dimenticati o nascosti. La prima installazione cittadina sarà realizzata per l’equinozio d’autunno, il 22 settembre in un luogo che verrà svelato durante l’inaugurazione.
Patrocini di: Comune di Napoli; Consiglio Regionale; DIARC, dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli; DSU, dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II di Napoli; Analix Forever Gallery-Ginevra; Scuola di Yoga integrale.
BIO: Gianluigi Maria Masucci è nato a Napoli nel 1981. Attualmente lavora tra Napoli e Ginevra. G. M. Masucci utilizza diversi supporti, tra cui la pittura e disegno, il video, il disegno, la fotografia e l’installazione. La sua conoscenza dell’arte si è arricchita nel tempo, attraverso una combinazione di studi di architettura, formazione ed esperienza in teatro e nei media digitali. Il rapporto tra il territorio, lo spazio di lavoro e il corpo è uno dei fattori principali dell’opera di Masucci. La scelta di dipingere e disegnare mediante l’uso delle due mani in contemporanea, con pennelli per calligrafia e china, all’interno di grandi supporti è la diretta conseguenza dell’esigenza relazionale, osmotica con il contesto. La ricerca di G.M. Masucci si svolge attraverso pratiche artistiche quotidiane che partono dall’osservazione di un soggetto, e sono dirette alla creazione di un universo multimediale che deriva dalla combinazione dei materiali raccolti dalla realtà (Archivio) e/o dal suo corpo fino a produrre un segno originale e condensato che contiene in se i fattori essenziali, nascosti, primigeni del soggetto. La specificità del lavoro che trova la sua origine nell’indagine e nello studio dell’energia, il movimento nelle sue manifestazioni visibili e invisibili, i processi attraverso cui essa si esplica nel corpo, nel tempo e nello spazio, materiale e trascendentale, attraverso il movimento e la stasi, generando tracce, segni e simboli. Dall’osservazione deriva un flusso continuo che alterna concreti materiali (inchiostri, smalto, grafite) e la fluidità dei supporti digitali. I suoi lavori sono stati presentati in musei, fondazioni e spazi espositivi tra cui il MEP (Maison Européenne de la photographie), Topographie de L’art-Paris, Analix Forever Gallery-Ginevra, Care of DOCVA-Milano, Fondazione Merz-Torino, Madre Museum e Palazzo delle Arti di Napoli (Pan Museum) -Napoli, Station Beirut-Beirut, Castello svevo-Bari. E’ rappresentato dalla galleria Analix Forever di Ginevra. I due laboratori dell’artista locati uno a Napoli presso Palazzo Filomarino a via Benedetto Croce e l’altro a Ginevra presso le Fonderie Kugler sono luoghi aperti al dialogo e la condivisione riguardo le peculiarità dei territori in cui sono collocati.
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