La divisa non è un’arma per tutto
“Chi sbaglia paga, anche se indossa una divisa, ma non accetto che l’errore di pochi comporti accuse o sospetti su tutti coloro che ci difendono: sempre dalla parte delle Forze dell’Ordine”, questo è ciò che afferma il ministro dell’Interno Matteo Salvini nell’intervista pubblicata l’otto aprile 2019 sul caso di Stefano Cucchi, un giovane morto a causa di maltrattamenti fisici da parte di alcuni militari dell’Arma dei carabinieri. D’altra parte, il vicepremier Luigi Di Maio si schiera dalla parte del Comandante Generale dell’Arma, Giovanni Nistri, che ha scritto una lettera umana e autorevole alla sorella di Stefano, Ilaria Cucchi. In questa lettera il Generale si scusa con Ilaria per l’accaduto e questo gesto rappresenta un grande passo avanti dello Stato e non un’offesa contro i Carabinieri. Chi commette un reato deve pagare, chiunque esso sia.
Grimaldi Giusy
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