Napoli, Fiola (Pd): “Pizza Village un danno alle tasche dei napoletani”

A pochi giorni dall’evento Pizza Village sul Lungomare di Napoli scoppia la polemica sul mbasso incasso da parte del comune di Napoli della tassa sulla concessione de suolo pubblico. durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento e stato il consigliere conunale del Pd e presidente Aicast Napoli Ciro Fiola ad attaccare l’amministrazione comunale napoletana. “Ho criticato e denunciato – ha attaccato Fiola – le gravi irregolarità con le quali sono state concesse le autorizzazioni per la manifestazione di “Pizza Village”. Non sono contro i grandi “eventi”, sono contro i soprusi ai danni dei cittadini Napoletani. Due pesi e due misure: se un cittadino – ricorda – non ha pagato i tributi locali non ottiene il permesso per la sosta residente nelle strisce blu. Mentre ad un’organizzazione, che genera lauti profitti, viene concessa l’autorizzazione del suolo pubblico avendo “evaso” il pagamento dei tributi locali, vedi verbale pubblico della commissione trasparenza. Nutella, per un’unica giornata di occupazione di suolo, ha versato al Comune di Napoli circa € 60.000,00 di Cosap, regalando pane e nutella, nonostante – sottolinea – abbia scelto di festeggiare il suo 50° compleanno nella nostra città, pubblicizzando il brand Napoli in tutto il mondo. Agli organizzatori della “Sagra Paesana” di Pizza Village, come definita in conferenza Stampa a Palazzo S. Giacomo, è stato concesso, prima la riduzione del 100% del canone di occupazione suolo (anno 2013). Quest’anno, grazie all’approvazione all’unanimità di un mio emendamento avrebbero dovuto pagare circa 270 mila euro, ma grazie alle “alchimie contabili” il pagamento è di soli 36.000 euro per l’occupazione di 17 giorni del lungomare”. “Pizza Village – ha concluso Fiola – non è un evento che promuove il “brand Napoli. La promozione non deve essere motivo di profitto ai danni dei cittadini. Una pizza e bibita in pizzeria costa tra i 5 e 7 euro, al Pizza Village costerà 13€, di cui € 2,00 saranno stornati ai pizzaioli (per pagarsi mozzarella e personale). Che fine fanno i restanti 11 euro? Come può permettersi il Comune di Napoli di rinunciare ad incassare tributi locali generati dai Profitti di questa organizzazione?. La battaglia continua, non escudo il ricorso ad una manifestazione di protesta il giorno dell’inaugurazione dell’evento, mentre il sindaco inforna la Pizza”.

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