Napoli. – “ La fantasiosa ipotesi di introduzione del reddito minimo di cittadinanza lanciata, in modo strumentale, dal sindaco De Magistris , a poche ore dal 1° Maggio ed in piena campagna elettorale, certifica in modo inequivocabile l’indole populista che ha caratterizzato l’agire amministrativo e politico della fascia tricolore.” Ecco la replica al sindaco partenopeo di Gennaro Parlati, stimato e noto cooperatore napoletano, candidato al consiglio comunale nel Partito Democratico a sostegno del candidato sindaco Valeria Valente.
“ La credibilità di questo provvedimento di intenti, – spiega Parlati – approvato dalla Giunta Municipale, è messa in discussione dallo stesso comunicato inviato dallo staff del sindaco agli organi di stampa, dal quale si annuncia il rinvio alle prossime settimane per quantificare gli importi annuali da inserire in bilancio. Naturalmente si è trattato di un semplice spot elettorale in quanto da lunedì 9 maggio 2016 , giorno di apertura ufficiale della campagna elettorale, la Giunta Municipale potrà approvare, nel rispetto della normativa vigente, solo gli ultimi atti di ordinaria amministrazione, non certamente delle consistenti variazioni di bilancio.”
“ Il sindaco De Magistris, – chiarisce Gennaro Parlati – insieme agli Assessori al Lavoro ed al Welfare, avrebbe dovuto preoccuparsi di salvaguardare quei posti di lavoro che sono, pericolosamente in bilico, evitando di perder tempo a diffondere l’ennesimo libro dei sogni che non si realizzeranno mai. Il prossimo 30 giugno, infatti, già in proroga dal 30 marzo scorso, scadrà un importante affidamento inserito nel comparto sociale del Comune, parlo dell’ A.D.S.A. ( Assistenza Domiciliare Socio Assistenziale) che fornisce un servizio fondamentale, oserei dire vitale, per migliaia di over 65 non autosufficienti napoletani. Bene, è appena il caso di sottolineare che, la deficitaria programmazione dell’Amministrazione De Magistris ha costretto , a pochi giorni dalla scadenza dell’affidamento, alcune delle cooperative sociali affidatarie del servizio, ad attivare la procedura per il licenziamento collettivo di circa 200 operatori socio-assistenziali. Senza contare che, oltre a perder posti di lavoro, De Magistris riuscirà, in un colpo solo, nel ‘brillante’ risultato di non garantire neanche più i servizi sociali domiciliari a chi ne ha veramente necessità quotidiana. “
“ È necessario voltare pagina – conclude Gennaro Parlati – aprire una stagione di cambiamento, realizzabile solo sostenendo Valeria Valente nella sua meravigliosa corsa a sindaco”.
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