PC Campania “anomalo incremento di incendi boschivi”

I luoghi dei roghi di questi ultimi mesi sul Partenio (foto di M.Renna)

La Protezione Civile Regionale e il Club Alpino Italiano segnalano l’aumento degli incendi boschivi in ambito regionale. L’appello alle Forze dell’ordine per contrastare un’azione criminale che potrebbe seriamente produrre gravi danni ambientali.

Sono ormai settimane nelle quali pare che il mondo si sia fermato, settimane nelle quali per forza di cose non si pensa ad altro che alla pandemia di covid 19 e alle sue tragiche conseguenze. Anche l’informazione non fa altro che focalizzare la sua attenzione verso le tematiche portanti di questa immane sciagura che ci vede tutti coinvolti.

Purtroppo però il mondo si è fermato solo per una parte della popolazione, un’altra, che crediamo e speriamo sia più ristretta, è invece più che mai attiva. Parliamo di coloro che, abituati a vivere nell’illegalità, continuano a maggior ragione adesso nelle loro azioni delinquenziali. approfittando dell’attenzione volta altrove. È il caso degli incendi boschivi che si moltiplicano stranamente fuori stagione.

La cosa strana, e strana si fa per dire, è quella che i nostri monti brucino anche in periodi umidi come questi e a notarlo è stata anche la Protezione Civile Regionale, già impegnata sul fronte dell’epidemia e col rischio di vedersi attaccare alle spalle dalle proditorie azioni degli incendiari.

Con un comunicato stampa uscito il 20 marzo, la PC Regionale ci informa che tra il 9 e il 20 marzo si sono verificati ben 33 roghi da non poter addurre a cause naturali e per tale ragione si auspica l’intervento delle Forze dell’Ordine. A questa voce ufficiale aggiungiamo poi la testimonianza diretta di chi frequenta la montagna costantemente e con cognizione di causa come alcuni soci del CAI (Club Alpino Italiano) della sezione di Avellino che hanno potuto riscontrare che anche sul Partenio e in una zona precisa compresa tra Piano del Pozzo e la Foresta demaniale di Roccarainola sono stati appiccati almeno due vasti incendi. Il luogo, proprietà del demanio anch’esso, è però zona di pascolo per le vacche e il sospetto che qualcuno voglia ampliare l’area per gli armenti è assai forte.

Il rischio è che il fuoco passi dalla macchia ai preziosi boschi di faggio e quercia e che si mini un ecosistema già protetto da un parco regionale e da un Sito di Importanza Comunitaria.

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