Nei giorni scorsi, c’è stata la festa del santo patrono di Pollena Trocchia, un evento di per sé piccolo ma molto importante per l’ospite scelto per festeggiare quest’evento annuale. Infatti, nella serata del 26 luglio è stato invitato il rapper salernitano Rocco Hunt, una figura che nelle ultime settimane ha fatto parlare di sé per la rinuncia al mondo musicale causata dall’ennesino rinvio del suo nuovo album “Libertà”, situazione poi risoltasi nel migliore dei modi. Ma qual è stata l’importanza di Rocco Hunt nel paese vesuviano? Chi è appassionato di rap sa quanto questo genere di musica, nelle province, sia molto meno radicato rispetto alle città e sa anche quanto sia difficile, per un pubblico come quello che si trova in provincia, adattarsi ad uno spettacolo come quello di un concerto rap. Chiamare uno dei rapper che negli ultimi anni è riuscito a scalare le classifiche nel panorama italiano, il quale è abituato a palcoscenici come la festa d’apertura dei mondiali Under 20 è uno dei segnali dello sviluppo della cultura rap in Italia e nel Vesuviano. In effetti il rap nella nostra regione ha avuto un enorme sviluppo negli ultimi anni basti pensare ai vari artisti che hanno avuto un grande successo, tra cui Lele Blade e Vale Lambo con le Scimmie, Luchè che è diventato sempre di più un punto fermo nella scena italiana, al ritorno di Clementino oppure al successo a livello nazionale da parte di Coco o le collaborazioni di Geolier con artisti ormai consacrati come Madman. Speriamo che questo primo concerto di Rocco Hunt possa essere un punto di partenza per far continuare la crescita di un movimento anche nelle nostre province e a costruire una nuova mentalità in modo da evitare i luoghi comuni sul rap anche in provincia.
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