La società civile si muove, l’insofferenza prevale sulla rassegnazione e i comitati chiedono risposte e maggiori controlli da parte delle autorità.
Da Qualche mese si costituito tra Cercola e Pollena Trocchia un comitato civico che ha a cura le sorti del territorio vesuviano, non solo quello propriamente detto, entro i confini dell’area protetta, ma anche quello che dalla fascia pedemontana degrada a valle verso la metropoli partenopea e l’hinterland.
La nascita del comitato scaturisce dalla necessità di una più intensa interlocuzione con le autorità preposte e da una maggiore sensibilità verso le tematiche ambientali e legate alla salvaguardia della salute pubblica. La sensazione di vivere in luoghi contaminati da opportunismo ed ignoranza acquisisce sempre più certezze e non solo per la maggiore consapevolezza dei cittadini ma anche perché i riscontri incominciano ad essere purtroppo sempre più tristemente tangibili.
Ecco perché il Comitato Terra dei Fuochi Vesuviano ha deciso di sancire col suo primo atto ufficiale la consegna alle autorità di un esposto riguardante la preoccupante situazione che si ripete ciclicamente in località Musci a Pollena, là dove miasmi ed esalazioni, spesso tossiche, esasperano e preoccupano gli abitanti.
L’auspicio dei componenti del comitato è quello che i destinatari del documento, accompagnato da una petizione di oltre 200 firme, agiscano finalmente su un contesto troppe volte abbandonato a se stesso e che storicamente è stato oggetto di discariche illegali ed incendi di dubbia natura.
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