Pollena Trocchia ancora scarichi abusivi in via Carcavone

Arte moderna in una delle microdiscariche di via Carcavone (foto di C.Teodonno)

A sei mesi dalla ricognizione della Rete Difesa Vesuvio che portò ad un esposto esemplare che metteva in luce tutte le criticità di un parco nazionale lasciato in balia di balordi e delinquenti, costatiamo ancora una volta lo stato d’abbandono di quei luoghi.

Siamo convinti che se una falsa informazione viene ripetuta di continuo questa, prima o poi, rischia di diventare una verità incontrovertibile per qualcuno; per questa ragione vogliamo agire in maniera opposta, facendo la nostra controinformazione e dimostrare che purtroppo il bengodi vesuviano non esiste e a onor del vero e per rispetto di tutti coloro che cadono vittime dell’inquinamento mostreremo le ferite della nostra terra.

Questa volta siamo tornati a Pollena per avere eventuali riscontri alle nostre segnalazioni della scorsa estate ma a distanza di sei mesi nulla è cambiato e, se si esclude la pulizia nella parte bassa, i cumuli di rifiuti speciali e pericolosi di via Carcavone stanno ancora tutti là ed alimentati da nuovi arrivi.

Inutile dirlo, anche in questo caso ci troviamo in area parco e per quanto ci si sforzi a definirla zona marginale resta area protetta e lo scempio è tale da essere insopportabile in ogni contesto, urbano come a maggior ragione rurale e naturale.

Ci dispiace rilevare questa realtà negativa in un comune alquanto virtuoso come Pollena Trocchia ma la reiterazione del reato ambientale non può lasciarci indifferenti, come cronisti e come cittadini. Ci chiediamo dunque perché queste situazioni sono rilevate quasi sempre dagli attivisti e non dalle autorità competenti, alle quali spesso gli stessi si rivolgono, forse c’è la volontà di non voler vedere? C’è forse la consapevolezza di non poter agire?

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