San Sebastiano e lo squallore dimenticato dell’alveo Buongiovanni

Erano anni che ci chiedevamo che fine avessero fatto i rifiuti di via Buongiovanni, anni in cui credevamo che, la vegetazione spontanea che la costeggiava, fosse solo “la natura che si riprendeva i suoi spazi”; invece no, era solo il paravento di una piccola discarica.

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Oggi, via Alveo Buongiovanni, altro non è che una via di campagna che confluisce in via Procolo di Gennaro che, a sua volta, va in via Flauti; altre viuzze che attraversano l’amena campagna vesuviana e che ne condividono l’amara sorte. Pochi sanno però che, anticamente, via Buongiovanni era una delle strade principali per raggiungere San Sebastiano venendo da San Giorgio. Infatti, osservando l’antica mappa del Duca di Noja, oltre a notare che via Figliola congiungeva San Giorgio a Cercola e solo l’attuale via Alveo Buongiovanni conduceva al centro di San Sebastiano.

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Oggi però, dopo il lavoro volontario di chi si era stufato di vivere nella giungla, è uscito fuori quello che la selva custodiva, ovvero decenni di rifiuti stratificati, più ovviamente tanto altro che si continua ancora a sversare in quel luogo oggi angusto.

Che dire, speriamo bene che la vegetazione ricresca nuovamente e ricopra quella vergogna perché, se attendiamo che l’amministrazione provveda, stiamo freschi.

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