Sanità, De Luca chiede dimissioni direttore Arsan Montemarano. Caldoro: “Anche De Luca condannato”

 
Il governatore campano Vincenzo De Luca chiede le dimissioni di Angelo Montemarano dall’Arsan per una condanna in primo grado della Corte dei Conti.
“La Corte dei Conti – contesta De Luca – ha condannato gli ex amministratori dell’Asl Napoli 1 che, secondo i giudici contabili, hanno prodotto un danno record di oltre 30 milioni di euro nei confronti della stessa azienda sanitaria, e 10 milioni di euro costituiscono il danno patrimoniale riferito all’attuale direttore generale dell’Arsan. Ritengo che le responsabilità accertate siano gravissime, e ho dato mandato agli uffici di verificarne le conseguenze in relazione all’attuale posizione ricoperta dal dirigente dell’Agenzia Regionale della Sanità. Ragioni elementari di correttezza impongono già da oggi le immediate dimissioni del dirigente in questione”.
In difesa del direttore generale dell’Arsan scende in campo l’ex governatore campano Stefano Caldoro. “De Luca, alcuni giorni fa’, è stato condannato per danno erariale dalla stessa Corte per fatti analoghi. Per coerenza – ha attaccato Stefano Caldoro – il governatore, condannato, dovrebbe dimettersi (prima lui) e poi di chiederlo agli altri. Per quanto mi riguarda resto garantista e consiglio al Presidente eletto e al direttore generale vincitore di una selezione pubblica di continuare, entrambi, a svolgere con serenità’ il loro lavoro”.
Secca la replica di Montemarano a De Luca. “Non accetto lezioni di legalità da chicchessia tantomeno da chi appare notoriamente così elastico quando si parla di giustizia ordinaria o contabile che sia. Si è innocenti, in ogni caso, sino al terzo grado di giudizio ed io confido di dimostrare fino alla fine la mia estraneità ai fatti. Ribadisco di essere stato io stesso a denunciare questa assurda vicenda appena ne sono venuto a conoscenza ben dieci anni fa. Infine vorrei ricordare a tutti che all’A.R.SAN. sono stato chiamato tramite selezione pubblica per i miei titoli e la mie capacità. Oggi – conclude Montemarano – svolgo un ruolo tecnico e non sono per nulla interessato a prestarmi alle solite volgari strumentalizzazioni della politica”.

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