Sentiero delle capre, la morte dell’ex finanziere fu omicidio
Fummo i primi a muovere dubbi sulla causa della morte di Luigi Fontanarosa, finanziere in pensione rinvenuto morto il 21 aprile 2021 lungo il Sentiero delle Capre, nel comune di Massa di Somma e in area Parco Nazionale del Vesuvio. La dinamica ci parve subito quella di un atto delittuoso e non quella dell’incidente e il tutto ci fu confermato dalle indiscrezioni dei testimoni presenti sul luogo del delitto. Ora apprendiamo, da un’agenzia stampa dell’ANSA, che, per quello che ormai possiamo considerare un omicidio, c’è ormai un colpevole e una condanna. Resta la considerazione della pericolosità di un contesto che ha visto almeno tre omicidi negli ultimi 10 anni.
Il Direttore
(ANSA) – NAPOLI, 21 GIU – La Corte di Assise di Napoli ha accolto le richieste della Procura di Nola e condannato a 24 anni di reclusione il 25enne algerino Ismail Kaloune, ritenuto responsabile dell’omicidio di Luigi Fontanarosa, il 60enne sottufficiale della Guardia di Finanza in pensione, ucciso a sassate, il 20 aprile 2021, mentre raccoglieva asparagi sul Monte Somma, nel Vesuviano.
Ad incastrare Kaloune, come è emerso dal dibattimento, sono state alcune tracce biologiche rilevate sugli indumenti dell’imputato e, in particolare, su una mascherina chirurgica, e su altri reperti trovati sul luogo della tragedia.
Elementi che, comparati con l’analisi del traffico telefonico registrato in quella zona il giorno del delitto, hanno consentito di localizzare inequivocabilmente l’algerino sulla scena del crimine. A coordinare l’attività investigativa dei carabinieri della Sezione Anticrimine del Reparto Operativo Speciale di Napoli e del Reparto Investigazioni Scientifiche di Roma è stato il sostituto procuratore Aurelia Caporale il quale, al termine della sua requisitoria, ai giudici della Corte di Assise di Napoli ha chiesto nei confronti dell’imputato una condanna a 24 anni di carcere.
Ismail Kaloune venne individuato e fermato dai carabinieri di Torre del Greco (Napoli) e di San Sebastiano al Vesuvio il 16 agosto 2021, diversi mesi dopo l’omicidio del maresciallo, trovato esanime con gravi ferite alla testa e al volto. Addosso aveva i suoi effetti personali: chiavi dell’auto, portafoglio e cellulare compresi. I militari riuscirono a rintracciarlo nei pressi della Stazione Ferroviaria di Napoli.
Il provvedimento di fermo venne successivamente convalidato dal gip il quale dispose per il 25enne la detenzione nel carcere napoletano di Poggioreale. (ANSA).
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