Vesuvio: Quota 1000, fatta la legge, trovato l’inganno!
Strane cose avvengono all’ombra del Vulcano, c’è chi pensa che cambiare le regole significhi anche mettere fine alle altrui cattive abitudini ma c’è invece chi perde il pelo ma non il vizio di infrangere la legge e di spolpare i turisti.
Già all’indomani del nuovo allestimento di Quota 1000 e la nuova regolamentazione per l’acquisto dei biglietti per il Gran Cono, avevamo messo in luce le criticità del sistema e di quanto questo creasse malcontento ed allontanasse turisti e cittadini dal Vesuvio.
Ad oggi, oltre alle difficoltà di procurarsi un biglietto fruibile solo on-line, con orari e costi al di fuori della tempistica e della portata di tutti i turisti, l’area permane preclusa a chi ne fruiva normalmente e gratuitamente. A questa situazione di disagio va aggiunta ora quella del raggiro dei turisti che vengono abbindolati da chi riesce sempre ad approfittare impunemente delle situazioni. Infatti, ieri come oggi, c’è chi lucra sui biglietti per l’ascesa al Cratere e fa bagarinaggio a scapito di chi non sapeva, di chi non ha potuto o di chi non è riuscito a procurarsi il ticket on-line.
Già si notavano, strada facendo, lungo la provinciale, cartelli che offrivano connessione internet e di conseguenza la possibilità di fare il biglietto on-line, nel momento in cui risultava quasi impossibile farlo a Quota 1000 e questo grazie ad una migliore connessione o ad una quota più bassa, ma fin qui parliamo solo dell’inventiva di chi vive di Vesuvio e che cerca di offrire un servizio reale al turista, ma veniamo purtroppo a sapere, grazie ad un post di un’operatrice turistica sulla pagina facebook ufficiale dell’Ente Parco, che c’è addirittura chi si accaparra grandi quantità di biglietti, rendendoli indisponibili all’utenza, per poi rivenderli anche a 15/20 euro l’uno. Un vero e proprio reato che, a dire di chi lo segnala, è a conoscenza di molti ma tollerato; mentre andrebbe punito secondo legge poiché il Vesuvio non è soltanto un luogo da visitare ma è anche il biglietto da visita del nostro senso civico.
Sembra quindi evidente che i tanti provvedimenti messi in atto negli ultimi anni non siano mai stati presi per venire incontro al turista o per dare ben altra dignità alle nostre bellezze ma, nel migliore dei casi, per calare un velo pietoso su situazioni di palese illegalità e umano squallore.
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